mercoledì 28 luglio 2010

Estratti dai bei Pensieri di Gloria... lontani eppur vicini!

... mi arrivano suggestioni a raffica; pensieri, odori, colori, gioie e tristezze, polvere, emozioni e affetti…e` come un vento che ti soffia addosso cose vecchie e cose nuove mescolate in quantità` variabili in modo che chi di noi ha già viaggiato con Ygramul, vi possa annusare le tracce delle precedenti avventure e allo stesso tempo sentirsi proiettato in avanti,  ancora oltre,  in un seguito che mentre voi lo vivete dal vivo trasforma anche chi di noi e` "rimasto a casa" . Per questo mi commuove sempre questo andare, che e` poi il "nostro" modo di viaggiare: un passo dopo l'altro, il cuore che corre avanti a grandi balzi, mappe infinite da leggere a rovescio, mille tracce che si spostano in continuazione, la mente che si smarrisce tra impervie salite e ripide discese, quella fatica a tratti quasi sovrumana e magnifica che dopo un po' ti fa smettere di sapere  e ti costringe a essere soltanto…una specie di ritorno all'infanzia, ad un tempo smisurato di aprirsi a se stessi e al mondo attraverso nuovi varchi, nuovi sentieri, nuovi linguaggi. Questo e` il tuo viaggio con loro, con quelle persone, ognuna a suo modo importante per te, per la tua crescita umana e artistica  e non solo perche`  loro sono (tutti o soltanto alcuni?)i Nuovi Ygramul, no, c`e` molto di piu`, in questa tua (e loro) avventura mongola, e credo che forse anche tu lo incominci a sentire. E' una cosa che non so spiegarti in termini razionali, ma non può essere un caso, o solo una nostra "mancanza", che non ci siamo, lo con te, con voi, ne` io, ne` Fiamma, ne` Simone.  Allo stesso tempo, sento, invece, che noi ci siamo ugualmente, Fiammetta anche materialmente attraverso la sua scatola viaggiante delle meraviglie, che, non ne dubito, incuriosisce e intriga grandi e piccoli e che ci rappresenta, direi, nella nostra più vera essenza…quella "piccola" scatola magica, con le sue ruote colorate, capace di spostarsi da un capo all'altro del mondo compiendo solo pochi metri, al cui interno sono custodite cose di uso comune, anche solo i pezzi rimasti di cose non più esistenti,  che si trasformano in altro da se` nel momento in cui le si estrae per porgerle al resto del mondo (…che improvvisamente si scopre desideroso di viaggiare a sua volta), quel carrettino, all'apparenza fragile eppure resistente, fotografato al centro di un paesaggio "alieno", che sembra, ma non e`, lontanissimo da noi (la sensazione che mi dà e` sempre quella del Brasile e, in modo diverso, anche di certe cose di Bali, di essere noi quelli allontanatisi da casa, la potente nostalgia di spazi grandi abbastanza da poter finalmente alloggiare la nostra incontenibilità…

... Gloria



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