mercoledì 14 luglio 2010

Da UB ultimo giorno prima della partenza

Domani si parte per un tour che terminera' il 2 agosto.
Abbiamo trovato questo tour operator ecosostenibile che ha un progetto per l'aiuto dei bambini e per l'alfabetizzazione.
Hanno una ger-biblioteca mobile che gira da villaggio a villaggio. Sembrano molto in gamba.
Oggi grande fatica, dolore e soddisfazione nell'aver fatto lo spettacolo nell'orfanotrofio di stato di Ulanbataar, molto simile a una prigione, molto propensa a non far entrare nessuno all'interno...e se non si puo' entrare, di solito non si puo' neanche uscire. La reatla' e' molto difficile, come in tutti gli orfanotrofi di tutto il mondo. Siamo felici che quelle poche ore che siamo stati abbiano segnato come un sogno, un pomeriggio di questi bambini, che ripetevano divertiti i nomi di vladimiro e estragone (DIDI e GOGO), che rincorrevano Vania con i palloncini, cercavano Natalia e Brigitta per i disegni, Siro divertito a fare le foto e io che ho formato tanti giovani piccoli operatori di telecamera. Vedrete sicuramente le immagini che sto filmando in questi giorni...il documentario si sta formando nella mia testa...ma e' tutto molto molto confuso...il ritmo di qui e' violento e pacato allo stesso tempo...ha lo stesso andamento del tempo atmosferico che cambia dal sole ai tuoni in pochi minuti, dal vento al caldo torrido, dalla polvere alla pioggia violenta.
E' un paese che mette alla prova, sicuramente noi occidentali, abituati al troppo e con il pensiero di avere troppe necessita' rispetto alle reali.
Questa gente cosi' tanto ospitale, sincera e orgogliosa avra' di che farci riflettere. Magari non sono migliori di noi, magari anche loro commettono errori e magari anche loro hanno fatto e fanno scelte sbagliate....ma l'incontrarle ci pone di fronte ai nostri limiti, assai labili e vicini, e ci pone nella situazione di dover essere umili rispetto alla grandezza di questa terra, di tutta la terra e a di come la stiamo trattando. Il viaggio e lo spostarsi ci pone di fronte a noi stessi...e i mongoli si spostano continuamente, quindi, se questa e' l'ipotesi, la tesi e' che loro probabilmente abbiano da insegnarci qualcosa.

Con la testa piena di questi pensieri, la vista dei sorrisi screpolati dei bambini e la gioia di partire per un cielo pieno di stelle, vi lascio a tra 20 giorni...con ancora piu' racconti, con ancora piu' dubbi e magari con qualcosa di piu' divertente e curioso da raccontare (come la nostra reazione al latte cagliato di cavalla, mescolato a vodka, l' erig!!!)

un saluto e un abbraccio

Gab







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1 commento:

  1. grazie per i diari: sono bellissimi, ed è come sentire il sapore di quello che vivete, anche solo con la mente
    aspetto di emozionarmi davanti alle immagini che avete girato

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