domenica 11 luglio 2010

da UB - sulla citta', il Nadaam e altre storie




La Mongolia e' un posto dove e' possibile vedere il cielo.
Questo e' quello che spero dopo essere stato cosi' tanti giorni nella citta' dei clacson, dello smog, del degrado e delle incongruenze.
Come in ogni popolazione in cui sono arrivati i soldi di pochi e i bisogni di troppi, esiste un divario sociale troppo sconvolgente e troppo relativo. Hanno cominciato ad avere le automobili in gran quantita' solo nel 1990 e questo ha creato subito una richiesta altissima, tanto che moltissimi vivono in quelle che noi chiameremmo baraccopoli, ma hanno un macchinone iperaccessoriato. Sono un popolo molto orgoglioso e questo comporta anche la voglia e necessita' di 'dimostrare' il proprio status sociale.
E' una situazione molto strana quella della citta'. Un americano, Mitch, che abbiamo conosciuto qui e che si occupa di volontariato per i bambini e gestisce una missione (harbor evengelism) mi ha detto che i mongoli sono molto intelligenti e molto molto cordiali, ma in citta' hanno dimenticato tutto...girano ad ostentare qualsiasi nuovo oggetto, gadget, abito, macchina tutto il giorno e la maggiorparte e' alcolizzata. Stiamo comunque parlando di un paese che per 7 mesi all'anno sta sotto lo zero (e a dicembre a -40) e durante l'estate lavora fa turni di 12 ore per lavorare sulle strade, nelle fogne, nei palazzi...quindi sicuramente la vita caotica della citta' non li aiuta.
E stiamo comunque parlando del parere di un signore americano, che anche nel suo voler fare del bene ha un atteggiamento molto da conquistadores e da potente.

Oggi siamo andati a vedere la corsa dei cavalli ( con fantini di 5 anni ). Uno spettacolo molto bello...direi caratteristico, direi quasi una fiera di paese...anzi...proprio una fiera di paese. c'erano i colpisci barattoli, le frecciette, lo spiedo, gli acquiloni e tantissimi cavalli...meravigliosi cavalli.
La cosa che ci differenzia di piu', credo sia legata al loro modo di vivere le loro tradizioni...non devono proteggerle perche' le vivono giornalmente, anche i loro abiti tradizionali...quindi li mescolano con la moda di adesso...dai tacchi alti al cappellaccio texano!

C'e' molto da vedere e da fare e soprattutto da raccontare...

alla prossima...

sul circo, gli anni 90 e il latte!!!

Ciao da Gab!!




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