sabato 26 dicembre 2009

VII Diario Mongolo

FRUSTRAZIONI e CAPITALISMO
Le lezioni dei miei due Maestri (di Canto e di Danza) seguitano,
anche se sono un po' scoraggiato sulle reali possibilita'
di riuscire ad intonare un Canto Khoomi.
Mentre i passi di Danza mi sfiancano
fisicamente ma riesco a comprenderli,
a trovarli e copiarli dalla Maestra, invece resto
totalmente spaesato sul Canto...
Sono tecniche davvero molto molto molto
distanti dalle nostre, un uso della respirazione,
del peso corporeo, di tutto l'apparato fonetico
quasi agli antipodi di quello che ho un po'
assaggiato in Accademia, quando davanti al
pianoforte solfeggiavo come un burattino.
Il Maestro anziano passa, si affaccia nella
piccola stanzetta ove si studia il Canto di Gola,
e mi da' due colpetti addosso e in faccia.
Vuole indicarmi da
dove dovrebbe uscirmi il suono, e lo fa comunque
con gentilezza, ma solo il tocco delle sue dita
tozze, rinsecchite e macchiate (da alcolista) mi
fa precipitare nella frustrazione. Da' un colpo forte
allo sterno...poi alla pancia e per spiegarmi
tira fuori da chissa' dove un suono da terremoto,
profondo come una voragine rugosa.
Poi mi pizzica le guance, sorride e pare di sentire
un acuto da 'Stregatto', sornione e rotondo, come se
mi volesse ipnotizzare e poi mangiare. Non contento
mi passa i palmi sulle mandibole, poi sulle
orecchie, sul naso e la fronte sino alla 'fontanella' del cranio.
Li' mi fissa un dito e preme, preme come volesse fissarci
l'unghia in segno di conquista (si' Mongolia Italia 1 a 0!)
ed emette un armonico acutissimo, fatto di gorgheggi e
battimenti di 3, 4, 5 sonorita'. Ride.
Indica i quadri appesi al muro con lui ed il suo Maestro
di Chandam (come a dire... "ci sono passato anche io!")
poi mi stringe la mano e va via.
Guardo il figlio, mio vero insegnante ora. Sono sconsolato
ma lui mi dice "No, no problem! You Very Good Khoomi.
Pass and Pass and Pass..." Non credo mi sfotta,
(dice probabilmente quello che anch'io direi come
insegnante) ed e' grato e felice
veramente dei miei piccoli miglioramenti, eppure mi
sento alla base della Montagna. E c'e' nebbia e ghiaccio!
Per riprendermi dalla tristezza gironzolo tra vetrine incomprensibili
e congelate, poi mi butto (da sano occidentale capitalista)
in una sartoria e in un Antoquario e compro Vestiti e
Copricapi tradizionali per i prossimi Spettacoli Ygramul.
Non ho tanti soldi ne' spazio nei bagagli, ma voglio gia' riportare
dei segni a Roma di questa bella Mongolia. Iniziare il lavoro con
gli attori su Immagini e Oggetti di qui!
Con il Gruppo potremo prendere anche Oggetti e Strumenti Musicali,
io da solo ora non posso... ma almeno stoffa SI!
Arrivederci... BAIRTLA!

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