martedì 5 gennaio 2010

XIII Diario Mongolo... penultimo

Una Befana qui, ove anche la vecchietta
in scopa non si degna di atterrare
per i -29 gradi che ha fatto questa
notte! Non capisco come facciano i
cani randagi a restare vivi sino all'alba,
quando tutti i barboni ed i bambini di
strada scoperchiano i tombini al
centro delle vie e vi si buttano dentro,
a contatto con i tubi fumanti e caldi
di quegli scoli di Fogna, intrecci
d'acque e liquami industriali,
di tiepide casse dell'elettricita'.
Torno in albergo un po' trasognante
e pensieroso e quasi ci casco dentro
in uno di quei tombini fumanti!
La gamba destra mi va nel vuoto e mi
aggrappo alla neve sul marcapiede...
mai abbassare la guardia!
Oggi e' terminato il mio Studio di Danze
e Canti, con un bello spettacolo e tanta
tenera commozione. Domani parto in
Autobus per vedere alcuni villaggi
verso Sud, gironzolare un po' a caso
e liberamente, ad incontrare persone,
luoghi e divinita' di questo magnifico
mondo invernale.
Seguo i Consigli dello Sciamano
del Centro di Religione Bo, dove mi sono
recato a chiedere informazioni.
Mi stringe la mano come un nonno,
con una vivace morsa e poi
mi parla in un Mongolo melodioso.
Sa benissimo che
NON capisco e credo lo faccia apposta,
perche' mi sta raccontando qualcosa che
forse non posso, non devo o non voglio
sapere. Lo guardo negli occhi e mi viene
da piangere, allora lui stringe le pupille
venate di grigio e mi passa una mano
sul braccio come una carezza. Poi mi fa
vedere la Mappa della Mongolia appesa al
muro e mi dice di andare a Sud.
Parto, felice e un po' fragile.
Ci si sente al mio ritorno,
lettori di questo buffo BLOG Diaristico,
quando mandero' l'ultimo
breve Scritto.
A Sabato, e Buona Befana
a tutti/e!

1 commento:

  1. Finalmente leggo tutto il tuo diario e rido, come uno scemo da solo mentre gente gioca al nostro tanto odiato taboo qui al Fatamorgana e mi guarda appunto come fossi scemo, in questa società così diversa da quella dove sei ora, o da quelle, che hai vissuto, e mi godo il ballo Tsam e ti ringrazio, ti ringrazio infinitamente...caro assurdamente-logico-Vania che vivi la vita come andrebbe vissuta, semplicemente inseguendo ciò che amiamo e tuffandoci in questo assurdo mondo anche fosse senza lingue per parlare, come stai facendo tu...ma ci vuole coraggio tanto coraggio e allora ti ringrazio, perchè porti attraverso il tuo diario un pò di storie di coraggio, che mi ricordano che correre dietro alla vita può essere fattibile.
    E poi sono ansioso,fottutamente ansioso di bere dalla fiaschetta di esperienze che avrai con te al tuo ritorno, e con la quale brinderemo assieme!
    Grazie Grande Vania! Stè

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