lunedì 2 agosto 2010

XIII Diario Mongolo

Siamo tornati ad Ulaan Baatar, gia' da subito un poco
nauseati dall'eccesso di traffico e smog, dalla
vicinanza di tanti doppioni (turisti con facce smunte
e curiose come le nostre, stessi gesti e
stessi vestiti), dalla luce assordante che non
permete di vedere stella, luna, cielo...
Staremo un poco di giorni ancora, per riprendere
le nostre lezioni di Tsam Dance e di canto Khoomi,
con un po' di frenesia cittadina che pizzica le mani e
le menti (Cinema, cibi diversi, negozietti per
regalini vari, musei, ecc.) e poi ci prepareremi ad una
nuova fuga verso la vera meraviglia della Mongolia,
la sterminata e indicibile natura che da millenni la
isola, protegge e rallenta.
Stasera, gia' per confonderci e ritornare 'cittadini'
di questa fastidiosa globalizzazione cosi'
schizofrenica e qui davvero violenta, ci siamo mangiati
con gusto sadico una Pizza, all'americana, cotta
con Microonde! Resistiamo, sperando di fare ancora
3 o 4 andate in scena in questa bellissima esperienza
Beckettiana, che sta vedendo nascere nuovi
racconti e spettacoli, un nuovo Film, immagini per
le nostre Mostre in Teatro e soprattutto nuovi
Attori/ci Ygramul e forse un rinnovato Vania Regista...
Martina e Vale hanno abbinato alla Canzone di
De Gregori de "I 4 Cani" i nostri strani ruoli e
modi di vivere questo viaggio...
Gabriele e' il Cane silenziso che vive addosso ai muri;
Valentina e' la cagna che quasi sempre si nega e
qualche volta si da' e vive nel mondo;
Vania e' il bastardo che non ha fame ne' tranquillita'
ma ogni volta che muore gli rinasce la coda;
Martina non ha padrone e non sa' dove andare ma
si fida dei fratelli e li segue.
... guardandomi intorno, senza i vecchi Ygramul, con tanta
malinconia mista ad un senso di gioia e stupore,
mi sento veramente felice di avere questa
caratteristica... di essere quel cane bastardo
che muore tante volte ed ogni volta gli rinasce la coda!

Nessun commento:

Posta un commento