Ecco ancora una volta il 'successo' del
Percorso Ygramul in giro per il
Mondo... siamo molto soddisfatti,
fieri e felici!
Altre Foto verranno inserite in Archivio
sul Sito YGRAMUL nella
Finestra dei Viaggi
e sul nostro FACEBOOK
martedì 17 agosto 2010
lunedì 16 agosto 2010
Un po' di FOTO finalmene NOSTRE!
Oramai in Italia, scampati i Virus del PC tramite MAC,
iniziamo a vedere un po' delle nostre molte Foto sul Viaggio!
iniziamo a vedere un po' delle nostre molte Foto sul Viaggio!
mercoledì 11 agosto 2010
Si conclude il Viaggio in Mongolia
Bagagli pronti.... ricordi in viaggio
assieme a noi Ygramul che nuovamente
ci alziamo in volo e migriamo verso il
nostro Teatro a Roma!
Tra poche ore saremo sull'aereo
Aeroflot in direzione di Mosca e poi
da li' rapidi verso l'Italia, oltre le
nubi tossiche e tristi della Russia,
veloci sull'onda della malinconia che gia'
impolvera gli zaini pieni di segni
degli spettacoli, di disegni magnifici,
colorati ed infangati, di centinaia di bambini
che abbiamo 'stupito' e 'trascinato'
nelle gesta burlesche ed aliene di
Didi, Gogo e Pozzo!
Si parte.
Anche questo viaggio (grazie
alla nostra esperienza, un pizzico di fortuna
ed una buona umanita') e' andato benissimo,
senza incidenti gravi, senza brutte
energie od esperienze...anzi,
tanti spettacoli, nuove conoscenze tecinche
e formative per attori antropologici, per
attori/ci in viaggio, per Noi YGRAMUL!
"BAIRTA'" (arrivederci Mongolia!).
assieme a noi Ygramul che nuovamente
ci alziamo in volo e migriamo verso il
nostro Teatro a Roma!
Tra poche ore saremo sull'aereo
Aeroflot in direzione di Mosca e poi
da li' rapidi verso l'Italia, oltre le
nubi tossiche e tristi della Russia,
veloci sull'onda della malinconia che gia'
impolvera gli zaini pieni di segni
degli spettacoli, di disegni magnifici,
colorati ed infangati, di centinaia di bambini
che abbiamo 'stupito' e 'trascinato'
nelle gesta burlesche ed aliene di
Didi, Gogo e Pozzo!
Si parte.
Anche questo viaggio (grazie
alla nostra esperienza, un pizzico di fortuna
ed una buona umanita') e' andato benissimo,
senza incidenti gravi, senza brutte
energie od esperienze...anzi,
tanti spettacoli, nuove conoscenze tecinche
e formative per attori antropologici, per
attori/ci in viaggio, per Noi YGRAMUL!
"BAIRTA'" (arrivederci Mongolia!).
lunedì 9 agosto 2010
XVII Diario Mongolo... fine di un Viaggio!
9 Agosto 2010
Oggi penultimo spettacolo
nelle strade di Ulan Bataar,
in un improbabile parchetto giochi
per bambini disorientati da questa
aggressiva e famelica metropoli.
Domani l'ultimo spettacolo,
l'ultima marcetta dei nostri Didi,
Gogo e Pozzo, accompagnati da
un Carretto di scena pieno di cicatrici
del viaggio, oramai ingrigito dalla
polvere e dal fango di queste terre cosi'
vivaci ed imprevedibili.
Domani 200 bambini che sfameranno la
loro divertente sete di giochi attraverso i
nostri colorati ed impacciati gesti, poi
tanta pittura, canti, giochi e balli!
Salutiamo la Mongolia, in giornate finali
di sole, con un grande abbraccio
a tutti i bambini e le bambine che abbiamo
incontrato (stupendi, cosi' diversi tra loro,
curiosi e titubanti...) di cui porteremo con
noi a Roma decine di magnifici disegni e
tante frammentarie immagini, con risate,
bronci, preoccupazioni, pianti e canti!
A loro un addio, ai bambini che corrono dietro i
cani, a quelli che volano su cavalli veloci,
a quelli che scacciano gli Yak a sonori
colpi su dorsi pelosi, a quelli che ripuliscono
i piatti e spolpano la carne sino all'osso,
a quelli che si scaraventano a terra simulando
il wrestling, ai loro sguardi miserevoli,
ai nasi colanti e guance arrossate dal
freddo, agli occhi leggermente strabici e
iridi arzille e profonde, alle loro voci felici che
scacciano la malinconia della strada...
ai bambini e le bambine poverissimi,
agli ingenui ed indimenticabili "Huuhed" mongoli!
Oggi penultimo spettacolo
nelle strade di Ulan Bataar,
in un improbabile parchetto giochi
per bambini disorientati da questa
aggressiva e famelica metropoli.
Domani l'ultimo spettacolo,
l'ultima marcetta dei nostri Didi,
Gogo e Pozzo, accompagnati da
un Carretto di scena pieno di cicatrici
del viaggio, oramai ingrigito dalla
polvere e dal fango di queste terre cosi'
vivaci ed imprevedibili.
Domani 200 bambini che sfameranno la
loro divertente sete di giochi attraverso i
nostri colorati ed impacciati gesti, poi
tanta pittura, canti, giochi e balli!
Salutiamo la Mongolia, in giornate finali
di sole, con un grande abbraccio
a tutti i bambini e le bambine che abbiamo
incontrato (stupendi, cosi' diversi tra loro,
curiosi e titubanti...) di cui porteremo con
noi a Roma decine di magnifici disegni e
tante frammentarie immagini, con risate,
bronci, preoccupazioni, pianti e canti!
A loro un addio, ai bambini che corrono dietro i
cani, a quelli che volano su cavalli veloci,
a quelli che scacciano gli Yak a sonori
colpi su dorsi pelosi, a quelli che ripuliscono
i piatti e spolpano la carne sino all'osso,
a quelli che si scaraventano a terra simulando
il wrestling, ai loro sguardi miserevoli,
ai nasi colanti e guance arrossate dal
freddo, agli occhi leggermente strabici e
iridi arzille e profonde, alle loro voci felici che
scacciano la malinconia della strada...
ai bambini e le bambine poverissimi,
agli ingenui ed indimenticabili "Huuhed" mongoli!
sabato 7 agosto 2010
XVI Diario Mongolo
8 Agosto 2010
Domani e dopodomani gli
ultimi 2 Spettacoli per i bambini...
intanto piove e le nuvole ci coprono.
Valentina e Martina, nonostante un poco
di cattivo tempo e di freddo, sono partite con
un'altra ragazza italiana ed un suo gruppo
di amici per stare due giornate in campagna,
verso Tejil, a circa 50 km da questa grigia
citta' di Ulaanbaatar. Io e gabriele siamo
rimasti, a girare ancora qualche museo,
a vedere spettacoli e a comprare un po' di
materiali mongoli per le Scene dei nostri
futuri Progetti di Ygramul per le 'Fiabe Mongole'
e per il nuovo 'Attendendo Godot'!
La metropoli piena di luci, smog e rumori,
riesce bene a stimolare i pensieri beckettiani sul
conflitto tra modernita' e vita nomade tradizionale,
i molti e profondi contrasti di pensieri, ritmi,
energie... ad ogni ubriaco che rotola a terra,
ad ogni Night Club pieno di prostitute mongole
vestite alla moda, ad ogni bambino di strada
che strascina le ciabatte in gomma nel suo
stesso lezzo di urina e fango, nascono mille
idee teatrali che si concretizzano nelle simbologie e
negli oggetti della cultura Buddista, importata qui dal Tibet
e dall'India (durante l'immenso impero di
Gengis Khan) e reinventate dalle prolifica e infantile
cultura Mongola. Cosi' i nostri bagagli cominciano ad
arricchirsi di nuovi tesori per Ygramul
(come gia' accaduto nei molti viaggi passati)
alla ricerca della nostra estetica Antropologica
e del mio Esoteatro. Torneremo con la stoffa
blu che abbraccia gli antichi Ovoo mongoli, segno
dei Percorsi umani nella desolazione nomade e del
segnale di contatto con gli Dei e le loro astratte protezioni.
Beckett si va costruendo sulle linee drammaturgiche
e pacifiste del Cintamani buddista (antico segno di
Pace e di Equilibrio, legato all'Enso Giapponese, ove
il Tempo e lo Spazio si contegono in una Rotazione equa
e indivisibile). Stoffe, Cappellini e Vestiti Mongoli orneranno
le nostre Fiabe accompagnati dal suono dello
strumento mongolo del Morin Khuur e da suoni antichi
e rituali dei templi, portotori di significati a noi nascosti.
- La conchiglia Dung Gyas-Khyl (in sancrito sankha)
di colore bianco, generalmente con avvitamento verso destra
e con la parte terminale a punta. La conchiglia, oggetto naturale
e non prodotto artificialmente dall'uomo, è stata per questo utilizzata
fin dall'antichità come strumento rituale. Simbolo delle divinità femminili,
come contenitore e come strumento musicale e il suo potente suono
viene utilizzato per richiamare i monaci alle riunioni, come inizio di
cerimonia.
Rappresenta la gloria dell'insegnamento del Dharma, che come il suono
della conchiglia si diffonde in tutte le direzioni, e dona l'abbandono
dell'ignoranza.
- Vaso della ricchezza con i 3 Gioielli Rosso, Verde e Blu del Cintamani
(in sanscrito kalasa) è un recipiente tondo
e simboleggia l'idea di ottenimento e soddisfazione dei desideri.
Il vaso della ricchezza simboleggia la realizzazione spirituale,
il contenimento in equilibrio del Passato, Presente e Futuro.
- I Cembali (virtualsouk lamoneta) sono due piccoli piatti costituiti da una
particolare lega di metalli scelti per la qualità del suono che permette
di ottenere un suono puro, penetrante e lungo, quando vengono percossi
l'uno contro l'altro. Il suono ha un profondo effetto psicologico durante la
meditazione perché aiuta chi la pratica a distaccarsi dalla mente.
- Campana Tibetana, solitamente sono delle ciotole ottenute dalla
fusione di sette metalli, ognuno dei quali corrisponde simbolicamente
ad un pianeta: Oro-Sole, Argento-Luna, Mercurio-Mercurio, Rame-Venere,
Ferro-Marte, Stagno-Giove, Piombo-Saturno.
Il suono della campana varia a seconda della proporzione dei componenti
della lega, della forma e dello spessore del metallo di cui sono fatte e
si ritiene che la vibrazione sia utile a favorire la concentrazione durante
la meditazione ed a rasserenare l'animo.
Sempre piu' questo viaggio consolida le tre idee iniziali
che hanno dato radice a Ygramul e al mio modo di
fare Teatro, contenute in alcuni precetti e simboli
del Buddismo mongolo:
Domani e dopodomani gli
ultimi 2 Spettacoli per i bambini...
intanto piove e le nuvole ci coprono.
Valentina e Martina, nonostante un poco
di cattivo tempo e di freddo, sono partite con
un'altra ragazza italiana ed un suo gruppo
di amici per stare due giornate in campagna,
verso Tejil, a circa 50 km da questa grigia
citta' di Ulaanbaatar. Io e gabriele siamo
rimasti, a girare ancora qualche museo,
a vedere spettacoli e a comprare un po' di
materiali mongoli per le Scene dei nostri
futuri Progetti di Ygramul per le 'Fiabe Mongole'
e per il nuovo 'Attendendo Godot'!
La metropoli piena di luci, smog e rumori,
riesce bene a stimolare i pensieri beckettiani sul
conflitto tra modernita' e vita nomade tradizionale,
i molti e profondi contrasti di pensieri, ritmi,
energie... ad ogni ubriaco che rotola a terra,
ad ogni Night Club pieno di prostitute mongole
vestite alla moda, ad ogni bambino di strada
che strascina le ciabatte in gomma nel suo
stesso lezzo di urina e fango, nascono mille
idee teatrali che si concretizzano nelle simbologie e
negli oggetti della cultura Buddista, importata qui dal Tibet
e dall'India (durante l'immenso impero di
Gengis Khan) e reinventate dalle prolifica e infantile
cultura Mongola. Cosi' i nostri bagagli cominciano ad
arricchirsi di nuovi tesori per Ygramul
(come gia' accaduto nei molti viaggi passati)
alla ricerca della nostra estetica Antropologica
e del mio Esoteatro. Torneremo con la stoffa
blu che abbraccia gli antichi Ovoo mongoli, segno
dei Percorsi umani nella desolazione nomade e del
segnale di contatto con gli Dei e le loro astratte protezioni.
Beckett si va costruendo sulle linee drammaturgiche
e pacifiste del Cintamani buddista (antico segno di
Pace e di Equilibrio, legato all'Enso Giapponese, ove
il Tempo e lo Spazio si contegono in una Rotazione equa
e indivisibile). Stoffe, Cappellini e Vestiti Mongoli orneranno
le nostre Fiabe accompagnati dal suono dello
strumento mongolo del Morin Khuur e da suoni antichi
e rituali dei templi, portotori di significati a noi nascosti.
- La conchiglia Dung Gyas-Khyl (in sancrito sankha)
di colore bianco, generalmente con avvitamento verso destra
e con la parte terminale a punta. La conchiglia, oggetto naturale
e non prodotto artificialmente dall'uomo, è stata per questo utilizzata
fin dall'antichità come strumento rituale. Simbolo delle divinità femminili,
come contenitore e come strumento musicale e il suo potente suono
viene utilizzato per richiamare i monaci alle riunioni, come inizio di
cerimonia.
Rappresenta la gloria dell'insegnamento del Dharma, che come il suono
della conchiglia si diffonde in tutte le direzioni, e dona l'abbandono
dell'ignoranza.
- Vaso della ricchezza con i 3 Gioielli Rosso, Verde e Blu del Cintamani
(in sanscrito kalasa) è un recipiente tondo
e simboleggia l'idea di ottenimento e soddisfazione dei desideri.
Il vaso della ricchezza simboleggia la realizzazione spirituale,
il contenimento in equilibrio del Passato, Presente e Futuro.
- I Cembali (virtualsouk lamoneta) sono due piccoli piatti costituiti da una
particolare lega di metalli scelti per la qualità del suono che permette
di ottenere un suono puro, penetrante e lungo, quando vengono percossi
l'uno contro l'altro. Il suono ha un profondo effetto psicologico durante la
meditazione perché aiuta chi la pratica a distaccarsi dalla mente.
- Campana Tibetana, solitamente sono delle ciotole ottenute dalla
fusione di sette metalli, ognuno dei quali corrisponde simbolicamente
ad un pianeta: Oro-Sole, Argento-Luna, Mercurio-Mercurio, Rame-Venere,
Ferro-Marte, Stagno-Giove, Piombo-Saturno.
Il suono della campana varia a seconda della proporzione dei componenti
della lega, della forma e dello spessore del metallo di cui sono fatte e
si ritiene che la vibrazione sia utile a favorire la concentrazione durante
la meditazione ed a rasserenare l'animo.
Sempre piu' questo viaggio consolida le tre idee iniziali
che hanno dato radice a Ygramul e al mio modo di
fare Teatro, contenute in alcuni precetti e simboli
del Buddismo mongolo:
"Le idee guidano gli animi, non sono le persone a portare le idee"
(Il Progetto riunisce e fa viaggiare, ma e' uno Sciame
di individui a su(o)pportare le idee, non ci sono
proprietari o autori di esse).
"La Virtu' risplende, l'Abilita' e' nulla"
(La concentrazione, l'impegno e il Desiderio
di realizzare un obiettivo valgono molto
piu' della Tecnica che lo vuole Risolvere.
L'Arte, come insegna Pasolini, e' "Un Mistero,
non e' un Enigma").
e soprattutto...
"Siate il cambiamento che volete vedere nella società"
Per scherzare un poco...
Abbiamo appena scoperto che in Mongolia,
nelle zone del Deserto del Gobi, si aggira un
mostro leggendario, il 'Verme della Morte Mongolo',
anche chiamato "Allghoy Khorkhoy"!!!
Ricercatori lo braccano da anni, video
su YouTube ne parlano, foto e frammenti
ne testimoniano l'esistenza!
Andate a vedere....
http://www.youtube.com/watch?v=_pWElDGa3SQ
nelle zone del Deserto del Gobi, si aggira un
mostro leggendario, il 'Verme della Morte Mongolo',
anche chiamato "Allghoy Khorkhoy"!!!
Ricercatori lo braccano da anni, video
su YouTube ne parlano, foto e frammenti
ne testimoniano l'esistenza!
Andate a vedere....
http://www.youtube.com/watch?v=_pWElDGa3SQ
venerdì 6 agosto 2010
4 Cani per strada
http://www.youtube.com/watch?v=-Tu68JsLHgc
Noi 4 in Mongolia... nell'idea poetica di
Martina e Valentina
mercoledì 4 agosto 2010
XV Diario Mongolo
5 Agosto 2010
Stamattina, in uno squallido giardinetto
maleodorante e arrugginito in uno dei
tanti quartieri poveri di Ulaanbaatar
(per quanto quasi nel centro citta'),
siamo andati ancora una volta in scena,
il nostro 12 spettacolo qui!
Pochi bimbi, richiamati al suono
della nostra strampalata parata,
dal colore di Martina in Trampoli,
dalle note cantate di Valentina,
dalla mia voce squillante guidata
dall'accattivante Carretto di Fiammetta
e dai costumi onirici creati da Valentina!
E' stato bello, emozionante, pieno di
contatto, risa, calore, gusto, fascino e quella
sana 'tensione'-'diffidenza' che tiene questo
popolo lontano dalla nostra stramberia
imperiosa ed occidentale!
Ulaanbaatar, grazie al cielo, oggi ci ha
scaldato con un bel sole (dopo giorni di
diluviol e di grigiore fangoso e lercio di smog),
e, viste le nostre scarse economie, abbiamo
deciso di restare in citta' quest'ultima
settimana. Farem,o qualche spettacolo ancora
nei quartieri popolari (dipingendo e ridendo con
i bambini), vedremo i Musei, Templi ed
altri spettacoli. Poi, il 10 o 11 ci attende l'ultimo
grande spettacolo (in un centro estivo
organizzato dai Centri di Accoglienza di
Ulaanbaatar per i bambini abbandonati), con
la guida di una buona ONG che abbiamo incontrato
e che crerdo ci accompagnera' anche nel nostro
percorso di lavoro in Italia.
Ora ci concentriamo anche su Beckett, sul
futuro di Ygramul, sui nuovi e forti
Progetti e l'aperture del V Anno di Teatro.
Stamattina, in uno squallido giardinetto
maleodorante e arrugginito in uno dei
tanti quartieri poveri di Ulaanbaatar
(per quanto quasi nel centro citta'),
siamo andati ancora una volta in scena,
il nostro 12 spettacolo qui!
Pochi bimbi, richiamati al suono
della nostra strampalata parata,
dal colore di Martina in Trampoli,
dalle note cantate di Valentina,
dalla mia voce squillante guidata
dall'accattivante Carretto di Fiammetta
e dai costumi onirici creati da Valentina!
E' stato bello, emozionante, pieno di
contatto, risa, calore, gusto, fascino e quella
sana 'tensione'-'diffidenza' che tiene questo
popolo lontano dalla nostra stramberia
imperiosa ed occidentale!
Ulaanbaatar, grazie al cielo, oggi ci ha
scaldato con un bel sole (dopo giorni di
diluviol e di grigiore fangoso e lercio di smog),
e, viste le nostre scarse economie, abbiamo
deciso di restare in citta' quest'ultima
settimana. Farem,o qualche spettacolo ancora
nei quartieri popolari (dipingendo e ridendo con
i bambini), vedremo i Musei, Templi ed
altri spettacoli. Poi, il 10 o 11 ci attende l'ultimo
grande spettacolo (in un centro estivo
organizzato dai Centri di Accoglienza di
Ulaanbaatar per i bambini abbandonati), con
la guida di una buona ONG che abbiamo incontrato
e che crerdo ci accompagnera' anche nel nostro
percorso di lavoro in Italia.
Ora ci concentriamo anche su Beckett, sul
futuro di Ygramul, sui nuovi e forti
Progetti e l'aperture del V Anno di Teatro.
XIV Diario Mongolo
4 Agosto 2010, domani e' un mese esatto
che siamo partiti e stiamo qui, e tra soli 8
giorni saremo di nuovo in Aereo!
Domani le ultime lezioni di Canto Khoomi
(http://www.youtube.com/watch?v=PTENaQCoLCw)
e di faticose danze Tsam
(ttp://www.youtube.com/watch?v=OP-efSivJ88)
guidati dai nostri divertenti e divertiti maestri.
Ulzuij, danzatrice gentile e premurosa, ci
scorta delicatamente, cercando di adattare
i difficili movimenti delle antiche Maschere Tsam
ai nostri goffi e diversi corpi occidentali ed
anche al breve tempo con cui abbiamo avuto
la pretesa di avvicinare quest'arte complessa,
faticosa e cosi' astratta (sono Dei che danzano,
simboli che suonano e portano messaggi
e archetipi ancestrali a ritmo di tamburi,
cembali, corni e campane). Mentre sudiamo
e giriamo per la Sala Palestra ove siamo
ospiti, in una sorta di Aula-Scuola di Circo Mongolo,
scavalchiamo attrezzi da ginnasti, trapezi,
corde, anelli, e negli angoli bambini e bimbe
piccolissime si scaldano in posizioni
aracnidee, con i ventri e le gambe
schiacciate al suolo dalla loro
bellissima e imperterrita
insegnante di contorsionismo.
Noi fatichiamo e teniamo il fiatone, ma
ogni tanto un brivido di gelo mi attraversa
il collo, quando sento scricchiolare le vertebre
e le scapole alle bambine in tiraggio, e
vedo le loro coreografie disossate in
per un futuro spettacolo
di Circo Mongolo!
Viceversa il nostro Ganbold, maestro
di Khoomi con fare da giovane rampante
moderno, ci aiuta faticosamente e caparbiamente
a trovare Note inesistenti, sfoghi di
vibrazioni, pieghe della lingua, punti di
pressione del palato e delle ossa del
cranio sconosciuti. Ride e si diverte ad
ascoltare la grande difficolta' che la nostra
gola prova nel non riuscire neanche ad intonare
una "U" corretta, mentre io lacrimo, tossisco
e gratto, Gabriele sfiata e risuona nel naso,
Martina cerca la nota e Valentina sperimenta
il volume e l'ossigeno sufficienti. Lui ride,
noi ridiamo. Poi prendiamo la giusta
sonorita' per puro caso, come in una
'mosca cieca' con il suono, un suono
meraviglioso, antico, atavico, oramai
dimenticato eppure cosi' profondo e
commovente!
Spero proprio che Ygramul riesca a
riportare un po' di questo bellissimo
bagaglio appreso in Italia, per i
Laboratori, per i prossimi spettacoli,
nel nome della nostra Ricerca!
che siamo partiti e stiamo qui, e tra soli 8
giorni saremo di nuovo in Aereo!
Domani le ultime lezioni di Canto Khoomi
(http://www.youtube.com/watch?v=PTENaQCoLCw)
e di faticose danze Tsam
(ttp://www.youtube.com/watch?v=OP-efSivJ88)
guidati dai nostri divertenti e divertiti maestri.
Ulzuij, danzatrice gentile e premurosa, ci
scorta delicatamente, cercando di adattare
i difficili movimenti delle antiche Maschere Tsam
ai nostri goffi e diversi corpi occidentali ed
anche al breve tempo con cui abbiamo avuto
la pretesa di avvicinare quest'arte complessa,
faticosa e cosi' astratta (sono Dei che danzano,
simboli che suonano e portano messaggi
e archetipi ancestrali a ritmo di tamburi,
cembali, corni e campane). Mentre sudiamo
e giriamo per la Sala Palestra ove siamo
ospiti, in una sorta di Aula-Scuola di Circo Mongolo,
scavalchiamo attrezzi da ginnasti, trapezi,
corde, anelli, e negli angoli bambini e bimbe
piccolissime si scaldano in posizioni
aracnidee, con i ventri e le gambe
schiacciate al suolo dalla loro
bellissima e imperterrita
insegnante di contorsionismo.
Noi fatichiamo e teniamo il fiatone, ma
ogni tanto un brivido di gelo mi attraversa
il collo, quando sento scricchiolare le vertebre
e le scapole alle bambine in tiraggio, e
vedo le loro coreografie disossate in
per un futuro spettacolo
di Circo Mongolo!
Viceversa il nostro Ganbold, maestro
di Khoomi con fare da giovane rampante
moderno, ci aiuta faticosamente e caparbiamente
a trovare Note inesistenti, sfoghi di
vibrazioni, pieghe della lingua, punti di
pressione del palato e delle ossa del
cranio sconosciuti. Ride e si diverte ad
ascoltare la grande difficolta' che la nostra
gola prova nel non riuscire neanche ad intonare
una "U" corretta, mentre io lacrimo, tossisco
e gratto, Gabriele sfiata e risuona nel naso,
Martina cerca la nota e Valentina sperimenta
il volume e l'ossigeno sufficienti. Lui ride,
noi ridiamo. Poi prendiamo la giusta
sonorita' per puro caso, come in una
'mosca cieca' con il suono, un suono
meraviglioso, antico, atavico, oramai
dimenticato eppure cosi' profondo e
commovente!
Spero proprio che Ygramul riesca a
riportare un po' di questo bellissimo
bagaglio appreso in Italia, per i
Laboratori, per i prossimi spettacoli,
nel nome della nostra Ricerca!
lunedì 2 agosto 2010
XIII Diario Mongolo
Siamo tornati ad Ulaan Baatar, gia' da subito un poco
nauseati dall'eccesso di traffico e smog, dalla
vicinanza di tanti doppioni (turisti con facce smunte
e curiose come le nostre, stessi gesti e
stessi vestiti), dalla luce assordante che non
permete di vedere stella, luna, cielo...
Staremo un poco di giorni ancora, per riprendere
le nostre lezioni di Tsam Dance e di canto Khoomi,
con un po' di frenesia cittadina che pizzica le mani e
le menti (Cinema, cibi diversi, negozietti per
regalini vari, musei, ecc.) e poi ci prepareremi ad una
nuova fuga verso la vera meraviglia della Mongolia,
la sterminata e indicibile natura che da millenni la
isola, protegge e rallenta.
Stasera, gia' per confonderci e ritornare 'cittadini'
di questa fastidiosa globalizzazione cosi'
schizofrenica e qui davvero violenta, ci siamo mangiati
con gusto sadico una Pizza, all'americana, cotta
con Microonde! Resistiamo, sperando di fare ancora
3 o 4 andate in scena in questa bellissima esperienza
Beckettiana, che sta vedendo nascere nuovi
racconti e spettacoli, un nuovo Film, immagini per
le nostre Mostre in Teatro e soprattutto nuovi
Attori/ci Ygramul e forse un rinnovato Vania Regista...
Martina e Vale hanno abbinato alla Canzone di
De Gregori de "I 4 Cani" i nostri strani ruoli e
modi di vivere questo viaggio...
Gabriele e' il Cane silenziso che vive addosso ai muri;
Valentina e' la cagna che quasi sempre si nega e
qualche volta si da' e vive nel mondo;
Vania e' il bastardo che non ha fame ne' tranquillita'
ma ogni volta che muore gli rinasce la coda;
Martina non ha padrone e non sa' dove andare ma
si fida dei fratelli e li segue.
... guardandomi intorno, senza i vecchi Ygramul, con tanta
malinconia mista ad un senso di gioia e stupore,
mi sento veramente felice di avere questa
caratteristica... di essere quel cane bastardo
che muore tante volte ed ogni volta gli rinasce la coda!
nauseati dall'eccesso di traffico e smog, dalla
vicinanza di tanti doppioni (turisti con facce smunte
e curiose come le nostre, stessi gesti e
stessi vestiti), dalla luce assordante che non
permete di vedere stella, luna, cielo...
Staremo un poco di giorni ancora, per riprendere
le nostre lezioni di Tsam Dance e di canto Khoomi,
con un po' di frenesia cittadina che pizzica le mani e
le menti (Cinema, cibi diversi, negozietti per
regalini vari, musei, ecc.) e poi ci prepareremi ad una
nuova fuga verso la vera meraviglia della Mongolia,
la sterminata e indicibile natura che da millenni la
isola, protegge e rallenta.
Stasera, gia' per confonderci e ritornare 'cittadini'
di questa fastidiosa globalizzazione cosi'
schizofrenica e qui davvero violenta, ci siamo mangiati
con gusto sadico una Pizza, all'americana, cotta
con Microonde! Resistiamo, sperando di fare ancora
3 o 4 andate in scena in questa bellissima esperienza
Beckettiana, che sta vedendo nascere nuovi
racconti e spettacoli, un nuovo Film, immagini per
le nostre Mostre in Teatro e soprattutto nuovi
Attori/ci Ygramul e forse un rinnovato Vania Regista...
Martina e Vale hanno abbinato alla Canzone di
De Gregori de "I 4 Cani" i nostri strani ruoli e
modi di vivere questo viaggio...
Gabriele e' il Cane silenziso che vive addosso ai muri;
Valentina e' la cagna che quasi sempre si nega e
qualche volta si da' e vive nel mondo;
Vania e' il bastardo che non ha fame ne' tranquillita'
ma ogni volta che muore gli rinasce la coda;
Martina non ha padrone e non sa' dove andare ma
si fida dei fratelli e li segue.
... guardandomi intorno, senza i vecchi Ygramul, con tanta
malinconia mista ad un senso di gioia e stupore,
mi sento veramente felice di avere questa
caratteristica... di essere quel cane bastardo
che muore tante volte ed ogni volta gli rinasce la coda!
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